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Ridiamo il giusto valore al Presepe

La suggestiva atmosfera del Natale a Noci, quest’anno, si è accesa ancor di più con le sue luminarie natalizie sospese tra le vie del paese e posizionate nelle Piazze, nei vicoli, lungo l’Estramurale e nella Villa comunale ad abbracciare la casa di Babbo Natale. A queste si sono aggiunti anche gli zampognari, la Befana, qualche concerto ed evento, ma pochi presepi artistici.

Il Presepe è l'anima del Natale e ogni presepista è portatore di gioia e speranza. In quasi tutte le case, infatti, oltre l’albero di Natale è presente il Presepe, piccolo o grande che sia, con le sue luci e il suo profumo di muschio o incenso. C’è chi lo realizza con la terracotta, chi col cartone, chi con la carta o chi si cimenta nel realizzare a mano i paesaggi, insieme ai propri figli, per poi posizionare le statuine.

E lungo le vie del centro storico, come da tradizione, si va alla ricerca dei presepi artistici inaugurati il giorno dell’Immacolata ed esposti sino al giorno dell’Epifania, con quella curiosità di osservare e meravigliarsi davanti all’arte presepiale, proprio come fanno i bambini. Curiosità e interesse che invoglia i cittadini e turisti a girare anche nei nostri paesi. Purtroppo, negli ultimi anni, questa tradizione sembrerebbe aver perso il suo valore: si preferiscono le luci e gli addobbi 'instagrammabili', dimenticandosi dell’autenticità dei presepi artistici e artigianali, che sono sempre meno.

A Noci, fino a qualche anno fa, erano diversi i presepisti e le associazioni che si organizzavano per allestire le mostre dei presepi richiamando l’attenzione e suscitando l’interesse di tanti curiosi e appassionati. Basti pensare che lo scorso anno fu organizzato anche il Presepe vivente “U timbe du Natèle”, promosso dall’associazione “Oltre la scuola” che aveva coinvolto gli alunni e le alunne delle classi 5^A - 5^B dell’I.C. “Pascoli-Cappuccini” riscutendo un notevole successo.

Quest’anno sono stati poco meno di sei i presepi artistici, compresi quelli allestiti nelle Parrocchie. Nella sede storica del comitato Feste Patronali è stato realizzato un presepe a cura di Marco Silvestri, suo figlio Cristiano, Giuseppe Giacovelli e Felice Gioia. Uniti dalla passione per l’arte presepiale, i quattro si sono ritrovati a fine novembre per realizzare in meno di quindici giorni un presepe ispirato alla sede ottocentesca della cooperativa CAN autotrasporti.

“È nato tutto per caso – hanno dichiarato i presepisti coinvolti – ci siamo ritrovati e c’era voglia di dar vita a un presepe artistico. Il tutto è stato realizzato con il legno, polistirene, cartapesta e un pizzico di incenso. Noi tre ci siamo occupati della scenografia mentre Felice si è occupato dei pastori napoletani, riprendendo lo stile e i colori dei vestiti della nostra terra, della Murgia. Inoltre Marco, nella parte anteriore del comitato, ha realizzato delle statue in c’era d’api e ceroplastica”.

Rispetto all’affluenza di gente hanno dichiarato: “Un po’ si è persa la tradizione dei presepi, probabilmente dopo il periodo Covid. Abbiamo notato che il desiderio della gente di girare tra i presepi è diminuita. Bisogna incentivare e valorizzare il presepe artigianale.” Che questo sia un buon proposito per il prossimo Natale: meno luci e più anima!

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